Rendering 3D per dare vita ad un progetto architettonico

Possiamo dire che, nel processo di realizzazione di progetti architettonici, il rendering 3D ha apportato una trasformazione senza precedenti a quasi tutte le fasi di progettazione, facilitando tanto il lavoro degli architetti quanto la percezione dei clienti sul prodotto non ancora finito.

La tecnologia del rendering 3D, infatti, ha permesso di sostituire il vecchio metodo di presentazione di ambienti di design tramite servizi fotografici. Ovvero, prima del rendering veniva ricreato un set fotografico che ricreava come sarebbe stato l’ambiente domestico dopo la ristrutturazione o una volta terminati i lavori di costruzione. I clienti dovevano quindi affidarsi a queste fotografie e cercare di immaginarsi la concretezza del mobilio e dell’arredamento.

Oggi, invece, ai clienti viene presentato un render (il prodotto dell’attività di rendering: una simulazione fotorealistica) che permette di sperimentare quella che sarà la loro casa una volta terminati i lavori, ricostruendo ogni singolo ambiente in tutti i suoi elementi architettonici e nel rispetto delle dimensioni finali. Ma questo progetto 3D non consiste solamente nel dare volume e spessore alle foto che venivano fornite anni fa. Infatti, il rendering di interni permette di restituire la luce che ci sarà veramente nell’ambiente una volta finito, di percepire la differente consistenza dei vari materiali e di apprezzare i veri colori degli elementi architettonici e arredamentali.

Il contributo del rendering 3D agli architetti

Progettare casa con i software di rendering 3D aggiunge un qualcosa in più al servizio che viene offerto ai propri clienti. Quando si presenta loro un progetto 3D fotorealistico, all’interno del quale possono muoversi e avvicinarsi ai vari oggetti, quello che si dà loro è un’emozione: l’emozione di sentirsi già dentro la loro futura casa. A differenza delle vecchie foto a due dimensioni, il render ha una concretezza davvero impressionante, soprattutto se sperimentato in realtà virtuale.

Infatti, c’è anche questa possibilità: esperire il render attraverso degli occhiali per la realtà aumentata, che permettono di muoversi e camminare nei futuri ambienti domestici in maniera ancora più realistica.

Ma cosa significa tutto questo per il lavoro dell’architetto? Quali sono i vantaggi dell’utilizzo di programmi per disegnare in 3D i propri progetti?

Ridurre i tempi di produzione

Quando si utilizzano questi programmi rendering, si va sempre a creare una sorta di database di materiali e arredi utilizzabili. In altre parole, si creano dei disegni 3D degli oggetti a disposizione del proprio studio, che possono essere facilmente ripresi e inseriti in ogni nuovo progetto. Ovviamente, ogni progetto è personalizzato e creato su misura per il proprio cliente, ma grazie a questo database il tempo di produzione viene diminuito notevolmente.

Ridurre i costi di progettazione

Il rendering 3D permette di modificare in maniera quasi immediata lo spazio domestico che si sta progettando. Che si tratti di un sostituire un mobile o di cambiare le dimensioni di una stanza, grazie ai software di rendering queste operazioni vengono effettuate nel giro di pochi minuti. Questo comporta, ovviamente, un abbattimento delle spese richieste da molte modifiche e un incremento delle possibilità di sperimentazione.

Facilitare l’approvazione del progetto

Permettendo di percepire realisticamente come sarà il progetto una volta terminato, il rendering 3D consente di eliminare molte delle incomprensioni tra l’architetto e l’acquirente. Il progetto sarà chiaro, realistico e completamente definito. Se, poi, verranno chieste delle modifiche, queste non richiederanno più troppo tempo.

Per questi e molti altri motivi noi di Archiline utilizziamo ormai da anni software di rendering 3D per realizzare i nostri progetti. Se volete scoprire di più su questa tecnologia, o se volete richiedere un preventivo per un progetto render, contattateci.